Piero Lacorazza (Potenza, 22 maggio 1977) è un imprenditore sociale italiano, giornalista e consulente di marketing politico ed elettorale, fondatore della Fondazione Appennino ETS, impresa sociale senza scopo di lucro, che ha nella sua missione progetti di sviluppo locale, in particolare nella cultura e nel turismo.
Direttore della testata giornalistica online “Civiltà Appennino” e curatore editoriale, per la Donzelli, della serie di libri “Civiltà Appennino”.
Il primo libro “Civiltà Appennino. L’Italia in verticale tra identità e rappresentazioni” uscito a febbraio 2020 ha ricevuto molta attenzione da parte della critica e dei lettori. Ha ricevuto il “Premio speciale della giuria Parco Majella, 2020.”
Ha consolidato esperienze in tematiche ambientali ed energetiche, nel luglio 2019 con la casa editrice People scrive il libro “Il miglior attacco è la difesa. Costituzione territorio petrolio”.
Si occupa di cooperazione transnazionale e interregionale, coordina progetti PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – ex alternanza scuola lavoro).
Ha partecipato alla redazione del Rapporto ASviS 2021 “Obiettivi di sviluppo sostenibile e territori” e in particolare al capitolo dedicato alle “Politiche per il Sud”.
A gennaio 2022 diviene Coordinatore, in ASviS, del gruppo di lavoro Politiche per il Sud nell’ambito del GOAL 11.
A gennaio 2022 ha partecipato alla redazione del position paper “Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile” realizzato dal Gruppo di Lavoro sul GOAL 11 all’interno di ASviS.
Da gennaio 2022 diviene componente della Cabina di regia del progetto CREARE CRU-UNIPOL.
A gennaio 2022 diviene amministratore delegato PA Team Research.
Da febbraio 2022 diviene Amministratore unico di “MECCANIMA SRL SOCIETA’ BENEFIT”, società che svolge attività di consulenza aziendale e servizi di comunicazione per la transizione digitale ed ecologica.
Coordina il F.A.ME (Festival Appennino Mediterraneo) ideato ed organizzato da Fondazione Appennino ETS e riconosciuto dal Ministero della Cultura.
Biografia
Impegnato in politica sin dall’età di 16 anni come responsabile del circolo della Sinistra Giovanile di Montemurro in provincia di Potenza. Milita per oltre dieci anni nel movimento giovanile dell’allora PDS, divenendone segretario regionale nel 1998 (a 21 anni), poi rieletto nel 2001.
Nel 2006 è eletto segretario regionale dei Democratici di Sinistra, dopo aver ricoperto per un anno l’incarico di coordinatore della segreteria. Con le elezioni primarie del 2007 viene eletto segretario regionale del Partito Democratico della Basilicata con oltre l’80% dei voti.
A 32 anni, il 7 giugno del 2009, è eletto presidente della Provincia di Potenza con oltre il 51% dei voti, sostenuto da una coalizione di centrosinistra[1]. Ha ricevuto nel 2011 il riconoscimento da Legambiente per “Miglior buona pratica” per il progetto “Scuola ecologica in scuola sicura”. Nel 2011 ha promosso ed organizzato un importante seminario di tre giorni su “Mezzogiorno e green economy” concluso nell’aula magna dell’Università di Basilicata a Potenza dall’economista Jeremy Rifkin. Numerose ed importanti attività sono state realizzate a sostegno delle scuole. Ha coordinato l’attività delle Province italiane per promuovere il “Patto con i Sindaci” (“Covenant of Mayors”) e le ha rappresentate nella Conferenza Stato Regioni Città, Stato Città e Comitato delle Regioni UE nelle commissioni EDUC e ENVE.
Nelle elezioni anticipate per il rinnovo del consiglio regionale della Basilicata si candida alle elezioni primarie per la carica di governatore. Elezioni che registrano la partecipazione di 54.000 lucani e alle quali Lacorazza arriva secondo con appena 375 voti di scarto rispetto al vincitore e futuro presidente Marcello Pittella[2].
Nonostante sul voto ci fossero polemiche decise di riconoscere la sconfitta e cosi unire il Pd e il Centrosinistra. Si candida quindi per un seggio al consiglio regionale alle elezioni del 18 e 19 novembre 2013 e diventa consigliere con 11.234 voti, risultando il più votato nella lista del Partito Democratico[3].
Nel gennaio 2014 viene eletto Presidente del Consiglio regionale. Da Presidente è primo firmatario di leggi importanti tra cui la proposta di legge del nuovo Statuto regionale approvato in via definitiva nel 2017 e la legge regionale che istituisce l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità[4].
È tra i principali promotori e sostenitori del Referendum del 17 aprile 2016 sulle trivelle che propone l’abrogazione della norma che estende la durata delle concessioni per estrarre idrocarburi in zone di mare (entro 12 miglia nautiche dalla costa) sino all’esaurimento della vita utile dei rispettivi giacimenti.[5] Il 10 maggio dello stesso anno, a seguito del suddetto referendum che lo vede tra i protagonisti e rispetto al quale l’allora premier e segretario del Pd Renzi si spende per l’astensione, non gli viene rinnovata la carica di Presidente del Consiglio regionale della Basilicata.
È primo firmatario della nuova legge elettorale che prevede l’abolizione del listino e l’introduzione della doppia preferenza di genere e di leggi che hanno tagliato le indennita’ e i vitalizi dei consiglieri regionali, istituito il fondo unico per le autonomie locali e gli ecomusei.
Alle elezioni regionali di marzo 2019 rinuncia alla candidatura a Presidente della Regione Basilicata per unire il Pd e il Centrosinistra sulla candidatura di Carlo Trerotola. La sconfitta della coalizione non ha consentito la sua rielezione in Consiglio regionale poichè la lista – da lui messa in piedi e suffragata da 10.000 voti – non ha ottenuto il seggio nonostante, con circa 4.000 preferenze, sia stato tra i candidati più votati.
A giugno 2020 il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti lo ha nominato vice responsabile organizzazione nazionale con lo specifico compito di occuparsi di Sud e Isole.
Opere
- Piero Lacorazza. “Il miglior attacco è la difesa. Costituzione territorio petrolio”, (People, 2019)
- Raffaele Nigro Giuseppe Lupo. “Civiltà Appennino, l’Italia in verticale tra identità e rappresentazione” a cura della Fondazione Appennino, (Donzelli, 2020), premio letterario speciale della giuria Parco Majella, 2020.
- Laura Bosio, Guido Conti, Donatella Di Pietrantonio, Carlo Grande, Giuseppe Lupo, Raffaele Nigro, Laura Pariani. “Le vie dell’acqua” a cura della Fondazione Appennino, (Donzelli, 2020).