Il consigliere regionale del Pd commenta l’intervento del governo Conte e del ministro Di Maio e dice “aldilà delle posizioni e delle appartenenze politiche quando siamo di fronte a scelte positive per i lucani vanno riconosciute”
“Il no al permesso di ricerca di idrocarburi ‘Masseria La Rocca – Montegrosso’ è un atto forte e coerente che va riconosciuto al governo Conte e in particolare al ministro Di Maio. Aldilà delle posizioni e delle appartenenze politiche quando siamo di fronte a scelte positive per i lucani vanno riconosciute; questo è il senso di BASILICATAPRIMA”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza che aggiunge: “Così come credo sia corretto valutare oggi alcuni indirizzi che il Parlamento italiano aveva assunto in sede di discussione dell’art. 38 della legge Sblocca Italia con l’approvazione di una mozione, primi firmatari i parlamentari Vincenzo Folino e Maria Antezza, che impediva qualsiasi rilascio di titoli abilitativi oltre i 154 mila barili giorno (accordi già sottoscritti con Eni e Total). Lo stesso Consiglio regionale si era espresso più volte in questa direzione”.
“Credo anche – continua – che vada riportata la circostanza per la quale l’art. 38 del decreto Sblocca Italia approvato dal governo Renzi avrebbe accelerato procedure e scelte sottraendo la Regione da qualsiasi tipo di pronunciamento e accorciando di molto l’eventuale contenzioso amministrativo. Quell’art. 38 della legge Sblocca Italia fu profondamente modificato grazie all’iniziativa referendaria delle regioni guidate dalla Basilicata. Restano ancora poco chiare le motivazioni per le quali vi fu il diniego, proprio nei giorni caldi della iniziativa referendaria, per la stessa società Rockhopper sul cosiddetto progetto Ombrina prevalentemente al largo delle coste abruzzesi”.
“Vedremo – conclude Lacorazza – cosa accadrà in termini di eventuali contenziosi anche in questa circostanza. Tuttavia le scelte fatte dalla Regione Basilicata, dai Comuni (in primis Brindisi di Montagna e Potenza), dai comitati, di netta opposizione, sia al Tar che al Consiglio di Stato al permesso di ricerca ‘Masseria La Rocca – Montegrosso’ indicano come sia necessario procedere ad un piano paesaggistico per aver presupposti normativi più solidi a difesa del nostro territorio. Analoghe scelte attendiamo da parte del governo Conte e del ministro Di Maio per il permesso ‘Palazzo San Gervasio’ e gli altri permessi in pancia al Ministero dello sviluppo economico”.