La Basilicata è sospesa, incerta.
Ma deve ritrovare fiducia.
Un comunità che rischia di dividersi e smarrirsi nel futuro.
Ma deve rimanere unita
I diritti sono sempre più distanti.
Ma deve riconquistarli.
La salute, la scuola, i trasporti e le infrastrutture sono nei convegni e non nell’agenda di governo. La Università va aiutata e sostenuta dentro scenari in cui la conoscenza può fare la differenza e conferire qualità al territorio.
Il lavoro manca e se c’è è più precario.
Il lavoro che c’è va difeso incontrando le opportunità di un mondo che cambia.
La tutela del pianeta non può essere un meno per noi ma un più più per i nostri figli.
La inclusione deve essere il diritto alla felicità anche per le persone con disabilità.
La innovazione e la ricerca, le transizione digitale non possono essere l’esclusione di tante e di tanti ma energia nuova nella produzione per le imprese e opportunità per professionisti.
Di burocrazia e carte ne bastano la metà:
un minuto che si risparmia per compilare un modulo o per rispondere alla pubblica amministrazione è un guadagno in salute e tempo per un cittadino, è tempo da restituire alle imprese e alla creatività dei professionisti.
E poi la Basilicata deve essere alla testa di un nuovo meridionalismo, forte delle sue radici alimentate nelle civiltà del Mediterraneo e consapevole delle opportunità che l’Europa mette a disposizione con ingenti risorse.
La Basilicata può guidare per storia e tradizioni, qualità del capitale umano, di tutte le età, soprattutto per le nuove generazioni, un nuova stagione per l’Appennino e le aree interne; e l’Italia, il Mezzogiorno avranno questa necessità. Noi dobbiamo essere al tempo stesso un nuovo pensiero e una concreta sperimentazione, oltre le ovvietà, le consuetudini e le pigrizie.
La nostra comunità potrà salvarsi e progredire se ci mettiamo testa, e ci mettiamo alla testa; se le nostre città e i nostri paesi saranno luoghi del bel e buon vivere.
In questi anni tutto ciò ha rappresentato il cuore del mio lavoro tenace e appassionato.
Approfondimenti e proposte, idee e progetti rappresentano l’impegno, il valore e la responsabilità che voglio portare in Consiglio regionale.
E lo farò con donne e uomini che vorranno abbracciare questa sfida, consolidando amicizie ed aprendomi a nuove relazioni con la consapevolezza che, con pregi e difetti, resterò quel che sono.
Con autenticità mi metto al servizio della Basilicata, futura Comunità.